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Seminario. Libro XVI. Da un Altro all'altro (1968-1969) (Il)

Riferimento: 9788806186845

Editore: Einaudi
Autore: Lacan Jacques, Miller J. (cur.), Di Ciaccia A. (cur.)
Collana: Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie
In commercio dal: 12 Marzo 2019
Pagine: 435 p., Libro in brossura
EAN: 9788806186845
32,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

In «Da un Altro all'altro» Lacan confronta il significante e il godimento, esplora l'antinomia tra un Altro del sapere e l'altro del godimento. Altro del sapere che è il luogo della verità, la cui consistenza però, diversamente da quanto afferma Cartesio, non è garantita da nessuna parte. Per contro, l'essere umano trova la propria coerenza in un solo elemento consistente: l'oggetto 'a', nel quale prende forma, in modo personalizzato e singolare, il suo godimento. Dal rapporto che si costituisce tra il godimento e il significante si libera una funzione supplementare che Lacan chiama con un termine coniato a partire dal plusvalore di Marx: plusgodere. Assistiamo quindi a degli spostamenti concettuali. Il primo riguarda la ripetizione. Non si tratta più della ripetizione significante ma della ripetizione del godimento. Tuttavia la ripetizione del plusgodere ha grandi connessioni con il significante - ed è per questo che Lacan fa ricorso alla matematica e alla scommessa di Pascal. Questa è essenzialmente una scommessa sul godimento, dove il godimento è messo in gioco tramite dei significanti. Per chiarire quanto viene lasciato in ombra da Pascal, Lacan si serve di Fibonacci, dando avvio a un movimento che punta a superare il mito per coglierne la logica. Un altro spostamento riguarda il parlante. Lacan non utilizza più il termine soggetto, che vale come soggetto dell'inconscio, ma ricorre al termine Io, il quale esprime il soggetto della parola dove in gioco c'è anche il godimento e che prelude al parlessere, concetto forgiato da Lacan per designare in un corpo il connubio tra la Cosa che parla, l'inconscio, e la Cosa che non parla, l'es.