Alla ricerca del senso perduto

In una società dinamica come la nostra, legata al presente, si assiste a un disinteresse crescente per la storia della letteratura, che si avvale della parola, un bene immateriale non fruibile nell'immediato, bisognosa di tempo e di partecipazione per divenire nutrimento dello spirito. La letteratura, nata in simbiosi con la religione, racchiude e trasmette, con immagini e formule fuori dall'ordinario, i valori simbolici, sacri, costitutivi delle comunità umane. Anche quando, con lo sviluppo della scienza, ha intrapreso un percorso indipendente, non ha cessato di condurre al di là, di affascinare, coinvolgere, di inviare un messaggio profondo, che tocca le radici della vita. Attraverso la lettura critica di testi significativi dai primordi fino ai nostri giorni, è possibile ricostruire il cammino dell'uomo volto alla coscienza di sé e del proprio destino sulla terra. Le opere letterarie più grandi del passato, uno scrigno di tesori per l'umanità, ricche di valori universali, sono capaci di parlare anche a noi contemporanei. Le più amate sono quelle che ci hanno aiutato a costruire la nostra personalità, a dare un senso alla nostra vita. Le dovremmo rileggere senza stancarci, per attingere nuova linfa vitale, soprattutto quando quel senso pare sfuggirci.