Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

La capacità negata. Forme giuridiche e complessità della persona nella giurisprudenza tra Otto e Novecento

Riferimento: 9788892112766

Editore: Giappichelli
Autore: Filomena D'Alto
Pagine: 166
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 05 Febbraio 2018
EAN: 9788892112766
Non disponibile
15,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

La capacità è un concetto fondativo dell'ordinamento giuridico, nel senso che si considera l'essere capace un presupposto originario della possibilità di muoversi quale soggetto di diritto. Eppure, al di là della formulazione piana, si tratta di un concetto tutt'altro che univoco: l'area applicativa della capacità generalmente intesa dovrebbe risultare già circoscritta dal definirla giuridica, ed invece l'attributo non riesce a rendere neppure l'univocità della capacità nel diritto. Essere giuridicamente capaci si è tradotto, tradizionalmente, nelle due species della capacità giuridica e di quella d'agire, attraverso le quali l'uomo si materializza per l'ordine giuridico e vi si muove. Innanzitutto vi è perciò l'individuo, al quale viene attribuita/riconosciuta giuridicità, ovvero possibilità di essere destinatario degli effetti dell'ordinamento. È una potenzialità ormai considerata attributo di qualunque essere umano, tanto che si acquista con la nascita; ed è come se la capacità giuridica traducesse la primarietà - e l'innegabilità - del valore uomo. Il fondamento della capacità in termini di autodeterminazione, ovvero di essere in grado di tutelare i propri interessi, fa si che il soggetto giuridico, azionando la legge, possa essere pienamente attivo, modificando il mondo (giuridico) che lo circonda.