Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Estate calda dei teddy boys. Pier Paolo Pasolini, Elio Petri e una collaborazion

Riferimento: 9788843098217

Editore: Carocci
Autore: Mozzati Tommaso
Collana: Biblioteca di testi e studi
Pagine: 184
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 20 Novembre 2019
EAN: 9788843098217
Non disponibile
20,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Nel 1959, in pieno boom economico, l'attenzione di Pier Paolo Pasolini si concentrò sul fenomeno della delinquenza giovanile urbanizzata, un tema affrontato allora dalla cultura e dalla politica in termini di emergenza sociale e col ricorso a etichette esterofile come teddy boys o tricheurs. Lo scrittore - prossimo all'esordio dietro la macchina da presa con Accattone - scrisse una sceneggiatura d'ambiente lombardo su una gang di teppisti, adattata per lo schermo col titolo Milano nera; intervenne anche nel dibattito giornalistico per commentare cause e ragioni del disagio adolescenziale, tra famiglie distratte e benessere borghese. In anticipo su questi impegni, si trovò a collaborare con Elio Petri, Tonino Guerra e Franco Giraldi a un lungometraggio, Le notti dei teddy boys, la cui regia fu affidata a Leopoldo Savona: una pellicola che precedette altre prove cinematografiche di Pasolini, fra cui La notte brava, e che, per alcune delle personalità coinvolte, fu una tappa significativa verso carriere individuali di successo. Petri, ad esempio, avrebbe di lì a poco diretto L'assassino con Marcello Mastroianni. Il libro ripercorre la storia produttiva di questo film invisibile e dimenticato, impiegando materiali archivistici di prima mano, con l'obiettivo di legame la realizzazione a un ampio contesto intellettuale; ne pubblica inoltre per la prima volta la sceneggiatura originale, restituendo leggibilità a un'opera che conta la partecipazione di nomi di grande rilievo per il cinema italiano degli anni Sessanta.