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Milano «rossa». Ascesa e declino del socialismo (1919-1926)

Riferimento: 9788857544014

Editore: Mimesis
Autore: Granata Ivano
Collana: Storia di storie
Pagine: 223
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 22 Marzo 2018
EAN: 9788857544014
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Descrizione

Nel 1919 Milano era ritenuta una delle città più rosse d'Italia. I socialisti, che dal 1914 reggevano l'amministrazione comunale e che nel 1920 avrebbero conquistato pure quella provinciale, erano senza dubbio la forza politica più rilevante. Vista l'importanza del capoluogo lombardo, sembrava che il ruolo da loro esercitato potesse addirittura ripercuotersi positivamente sull'intera politica nazionale. Nel 1922, invece, furono i fascisti a diventare la forza egemone di Milano, con conseguenze drammatiche anche per il resto del paese. Eppure le elezioni politiche dell'aprile 1924 avrebbero dimostrato che a Milano l'antifascismo godeva ancora di un vasto consenso, soprattutto grazie all'azione decisiva e fattiva dei socialisti. Proprio però le divisioni interne del socialismo, con la contrapposizione tra le sue due anime, la massimalista e la riformista, impedirono, purtroppo, di trovare contro il governo di Mussolini una strategia comune efficace e decretarono la sconfitta della libertà e del socialismo medesimo. Dopo la Liberazione, tuttavia, Milano fu capace di ritrovare la sua identità democratica e così il Partito Socialista, di nuovo primo partito cittadino nelle elezioni del 1946, poté costituire per lungo tempo l'asse centrale della politica ambrosiana.