Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Se le donne chiedono giustizia. Le risposte del sistema penale alle donne che su

Riferimento: 9788815238184

Editore: Il Mulino
Autore: Creazzo G. (cur.)
Collana: Percorsi
Pagine: 366
Formato: Libro
Data pubblicazione: 26 Settembre 2013
EAN: 9788815238184
Non disponibile
27,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

L'impunità delle violenze maschili contro partner o ex partner è un dato di fatto, reso evidente anche dai risultati di indagini epidemiologiche condotte in svariati paesi. Di recente tuttavia molte cose sono cambiate, e se un tempo era imperativo lavare i panni sporchi in famiglia, oggi le aspettative e le richieste rivolte alle vittime sono diverse e talora contraddittorie, così come diverse e contraddittorie sono le percezioni e le rappresentazioni del problema di operatori e operatrici della giustizia. Questo volume, che raccoglie i risultati di un'indagine condotta in quattro paesi - Italia, Romania, Spagna e Inghilterra -aggiunge un importante tassello al quadro conoscitivo attuale. Infatti, nonostante la drammaticità delle situazioni e nonostante il sensazionalismo talvolta presente nel dibattito sul tema, restano scarsi i dati disponibili su quanto accade quando una donna decide di sporgere denuncia e sul perché molte preferiscono non denunciare. Il punto di vista delle donne vittime di violenza e quello di testimoni privilegiati, appartenenti a soggetti istituzionali e associativi, viene qui ricostruito e messo a confronto con quello di chi opera all'interno del sistema penale forze dell'ordine, giudici e pubblici ministeri - e con i risultati dell'analisi di campioni significativi di fascicoli giudiziari. L'indagine, svolta nell'ambito del Programma Daphne III dell'Unione Europea, è coordinata dalla Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo di Bologna.