Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Felicità è una cosa magnifica (La)

Riferimento: 9788898983278

Editore: Hacca
Autore: Festa Campanile Pasquale
Collana: Novecento.0
Pagine: 96
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 01 Giugno 2017
EAN: 9788898983278
Non disponibile
12,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Che Pasquale Festa Campanile fosse uno scrittore anomalo rispetto al proprio tempo ce lo suggeriscono i quattro racconti pubblicati sulla «Fiera Letteraria» tra il 1948 e il 1951 e mai più ripresi. Ha da poco compiuto vent'anni, si sta affacciando a una vocazione letteraria, però non risente delle discussioni che gravano sull'Italia degli anni Quaranta e Cinquanta e che obbligano gli autori a scelte ideologiche: l'impegno, la militanza, lo schierarsi politicamente. Festa Campanile dirà la sua con il romanzo d'esordio, La nonna Sabella, uscito nello stesso 1957 in cui vede la luce anche 77 Gattopardo, parallelo nella scelta dell'argomento (la difficile transizione del Mezzogiorno dai Borboni allo Stato unitario), ma paradossalmente agli antipodi nella concezione della Storia: non la sfiducia che esprime il Principe di Salina, ma il conflitto tra una borghesia garibaldina-socialista e una borghesia più tradizionalmente agraria e cattolica, con le prime fiammate a favore dei briganti. Qualcosa delle atmosfere di quel libro è già presente in uno di questi racconti: La nonna Giulia, probabilmente il più autobiografico dei quattro, da considerarsi a motivo ispiratore del romanzo non soltanto in ragione del titolo. Il giovane che scrive questi racconti ha il cuore nella memoria dell'infanzia e la testa dentro la cronaca del secondo dopoguerra: soldati, reduci, caserme. Soprattutto ha capito che la vita va guardata di lato, mai di fronte. Uno sguardo obliquo, trasversale sul tempo e sugli uomini, che l'autore manterrà sempre. (Giuseppe Lupo)