Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Ma per fortuna è una notte di luna. Trilogia pucciniana con delitto

Riferimento: 9788895200491

Editore: Eclissi
Autore: Cristina Preti
Collana: I gatti del Cheshire
Pagine: 352
Formato: Libro
Data pubblicazione: 04 Ottobre 2012
EAN: 9788895200491
Non disponibile
15,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Ma per fortuna è una notte di luna di Cristina Preti si compone di tre racconti ambientati nel mondo del teatro lirico. Ciascun racconto ha per sfondo un'opera di Giacomo Puccini (La Bohème, Madama Butterfly, Tosca) e si svolge nel corso della stagione lirica estiva del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio). Come nel trittico di Puccini, i tre racconti hanno ispirazioni diverse: il primo, La vigilia di Natal, ambientato nel corso della messa in scena de La Bohème, narra del mondo vivace e esuberante dei coristi, degli intrecci amorosi che si allacciano dietro le quinte, dei sogni di gloria dei giovani cantanti, bohémiens dei nostri tempi. Il secondo, Bimba dagli occhi pieni di malìa, si svolge sullo sfondo di Madama Butterfly e racconta il rapporto tra un maturo direttore d'orchestra e una giovane ma già affermata cantante di origine giapponese; un incontro irrisolto, dai profili rarefatti e misteriosi, scandito da tazze di thè e letture di haiku. L'ultimo racconto, Attenti agli sbocchi delle scale! è un poliziesco; sul palcoscenico del Festival, nel corso della prima di Tosca il tenore protagonista dell'opera, nella celeberrima scena della fucilazione, cade realmente assassinato. Ecco che il commissario Magro è chiamato a risolvere il caso, proprio lui, che ha sempre pensato che tutti quegli intrighi amorosi a base di tradimenti siano un po' esagerati. Salvo dover ammettere, alla fine, che la vita reale è talvolta melodrammatica quanto l'opera lirica... se non di più.