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Mito della normalità. Trauma, malattia e guarigione in una cultura tossica (Il)

Riferimento: 9788834018651

Editore: Astrolabio Ubaldini
Autore: Maté Gabor
Collana: Psiche e coscienza
Pagine: 494
Formato: Libro rilegato
Data pubblicazione: 15 Settembre 2023
EAN: 9788834018651
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Descrizione

Dietro all'epidemia di disturbi cronici, mentali e fisici, si cela qualcosa che non va nella nostra cultura. Questa anomalia causa dei 'punti ciechi' ideologici, che impediscono di vedere con chiarezza la situazione in cui ci troviamo, e rendono difficile modificarla. Per via di questi punti oscuri, molto diffusi nella cultura in generale, ma tragicamente endemici soprattutto nella professione medica, si tende a ignorare le connessioni tra la salute e la sfera socioemotiva. In altri termini, le malattie croniche, siano esse mentali o fisiche, non rappresentano un semplice 'problema tecnico', ma sono una funzione o una caratteristica di come vanno le cose; sono una conseguenza di come viviamo e non una misteriosa aberrazione. Che la vita sociale incida sulla salute non è certo una novità, ma riconoscere quest'aspetto è oggi urgente più che mai. Stress galoppante, disuguaglianze e catastrofe climatica alle porte sono solo alcuni segnali di ammonimento: il nostro concetto di benessere deve modificarsi, passando dalla sfera individuale a quella globale. L'attuale paradigma medico, a causa di un'evidente distorsione scientifica più simile per certi versi a un'ideologia che alla conoscenza empirica, commette un duplice errore: riduce eventi complessi alla loro biologia, e separa la mente dal corpo, preoccupandosi quasi esclusivamente dell'una o dell'altro, e ignorandone l'essenziale unità. Prendendo in considerazione con obiettività gli aspetti collegati alla salute e alla malattia che la società ha 'normalizzato', sarà evidente che le cose non sono fatalmente destinate ad andare così; ci verrà offerta la possibilità di riconquistare quanto la natura aveva stabilito per noi e dunque ritornare a uno stato di integrità, cioè guarire. Non c'è nulla di miracoloso, solo il riconoscimento che ciascun essere umano reca in sé inimmaginabili possibilità di benessere, che si rivelano soltanto quando si riesce ad affrontare e sfatare i fuorvianti miti sulla normalità a cui ci siamo passivamente abituati.