Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Questione antropologica nelle politiche europee (La)

Riferimento: 9791256270019

Editore: Marcianum Press
Autore: Delle Site B. (cur.), Menorello D. (cur.), Sacconi M. (cur.)
Collana: Occidenti/Orienti
Pagine: 96
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 16 Maggio 2024
EAN: 9791256270019
Disponibile subito
12,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Le circa cento associazioni italiane di ispirazione cristiana riunite nel network "Ditelo sui tetti", da tempo impegnate a diffondere nella dimensione pubblica il rispetto operoso "dell'uomo tutto intero" (K. Wojtyla), hanno elaborato una ideale agenda per la rinascita del progetto di integrazione europea. Nell'occasione del rinnovo delle istituzioni dell'Unione, vengono identificate le ragioni del declino nel rifiuto delle radici greco-giudaico-cristiane che, nel sopravvenuto "cambio d'epoca", sta lasciando spazio al dilagare di una concezione ridotta dell'umano. Un neo individualismo, proposto retoricamente come "stagione dei diritti", fa avanzare l'indifferenza verso le fragilità e la "cultura dello scarto" (Papa Francesco). La stessa competitività economica è indebolita dall'impoverimento delle coorti giovanili e da un ecologismo che ideologicamente attribuisce alla causa antropica il cambiamento climatico. Il tradizionale modello sociale, costruito sulla solidarietà intergenerazionale, viene considerato insostenibile. Gli impegni politici suggeriti dall'agenda muovono quindi dalla vitalità demografica, dalla insostituibile funzione della famiglia naturale, dalla formazione morale della persona nel confronto con le macchine intelligenti, dalla tutela e cura del ciclo naturale di vita. In questo contesto, le associazioni firmatarie vogliono riaffermare la positiva "eccezione italiana" di cui parlava Giovanni Paolo II.