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Qualcuno era comunista. Dalla caduta del Muro alla fine del PCI: come i comunisti italiani sono diventati ex e post

Riferimento: 9788860617996

Editore: Sperling & Kupfer
Autore: Telese Luca
Collana: Super bestseller
Pagine: 774
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 11 Maggio 2012
EAN: 9788860617996
Non disponibile
12,50 €
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Descrizione

Nove novembre 1989: crolla il Muro di Berlino, finisce un mondo. Pochi giorni dopo, il segretario del PCI Achille Occhetto pronuncia, davanti ai partigiani della Bolognina, parole destinate a cambiare per sempre la politica italiana. È l'atto iniziale della fine del più importante partito comunista d'Occidente. Nei quindici mesi successivi, fino al congresso conclusivo di Rimini del febbraio 1991, la dissoluzione del grande partito di massa si trasformerà in una vicenda intricata e piena di colpi di scena. Qualcuno era comunista, come un romanzo corale, racconta questa storia e i suoi primattori: da Occhetto, il leader neoromantico, arruffato ed emotivo, al suo gelido alter ego Massimo D'Alema; da Pietro Ingrao, il visionario che voleva la luna, al granitico e britannico Giorgio Napolitano. Punteggiato dalle testimonianze dei protagonisti di allora questo libro svela in cosa consisteva la diversità del comunismo italiano, raccontando proprio il momento in cui i suoi valori si avviavano verso un turbolento e, per certi versi, incredibile epilogo. Ma c'è un altro motivo per cui rievocare il terremoto del 1989, vent'anni dopo, ha un senso profondo. Quella storia, infatti, non è finita. Ha lasciato in eredità una sinistra senza identità, incapace di vincere, una classe dirigente bloccata dagli stessi ex quarantenni che pretendevano il ricambio generazionale due decenni prima, un partito che ha mutato nome quattro volte, senza mai cambiare facce.