Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Neurodiversità. Per una sociologia dell'autismo, dell'ADHD e dei disturbi dell'apprendimento

Riferimento: 9788883537875

Editore: Meltemi
Autore: Caniglia Enrico
Collana: DeviAzioni
In commercio dal: 05 Luglio 2018
Pagine: 248 p., Libro in brossura
EAN: 9788883537875
Non disponibile
help_outlineAvvisami
Neurodiversità. Per una sociologia dell'autismo, dell'ADHD e dei disturbi dell'apprendimento

Neurodiversità. Per una sociologia dell'autismo, dell'ADHD e dei disturbi dell'apprendimento

 

20,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

L'autismo, la sindrome da deficit d'attenzione e iperattività infantile (ADHD) e la famiglia dei disturbi dell'apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia, ecc.) sono condizioni accomunate dal riguardare non tanto la classica categoria del ritardo mentale o del deficit intellettivo, bensì le "incapacità" connesse ad aspetti strettamente sociali come la socialità, le abilità implicate nel comunicare e nel capire gli altri e diversi aspetti "ovvi" dei processi di apprendimento. Ciò rende queste condizioni sia di grande interesse per chi studia le basi della socialità umana, sia un formidabile terreno di incontro, o di scontro, tra le prospettive "biologiste", incarnate dalla medicina e soprattutto dalle neuroscienze, e quelle "umaniste", sostenute dal pensiero critico. Quale significato va assegnato a tali condizioni? Sono "disturbi" da curare o "diversità" da rispettare negli ambienti sociali (la scuola, lo spazio pubblico, il lavoro, ecc.)? Hanno basi biologiche oppure sono un'ennesima forma di medicalizzazione del comportamento umano? Neurodiversità è il recente neologismo impiegato per descrivere tali condizioni allo scopo di evidenziarne la natura di "variazioni" rispetto alla normalità, rigettando così l'idea che si tratti semplicemente di malattie. In questo senso autismo, ADHD e dislessia costituiscono un ambito privilegiato per indagare l'operato di due categorie costitutive del nostro vivere sociale: la normalità e la devianza.