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Nave traghetto Garibaldi & Porto Venezia. I problemi della navigazione a Venezia e nella sua laguna

Riferimento: 9788866152200

Editore: La Bancarella (Piombino)
Autore: Betti Carboncini Adriano
Collana: I libri del mare
In commercio dal: 24 Novembre 2020
Pagine: 102 p., Libro in brossura
EAN: 9788866152200
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Nave traghetto Garibaldi & Porto Venezia. I problemi della navigazione a Venezia e nella sua laguna

Nave traghetto Garibaldi & Porto Venezia. I problemi della navigazione a Venezia e nella sua laguna

 

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Descrizione

Il primo cenno ufficiale di una linea di navi-traghetto delle Ferrovie dello Stato tra continente e Sardegna fu fatto alla Camera dei Deputati il 24 ottobre 1955, durante il dibattito sul bilancio dei Trasporti. Nel luglio 1957 il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno decise l'istituzione della nuova linea sotto la gestione delle Ferrovie dello Stato. Nel presente libro viene tracciata la storia della realizzazione della menzionata linea, dall'impiego delle prime due navi-traghetto (Tyrsus ed Hermaea) alle ultime unità costruite (Garibaldi e Logudoro), nonché delle numerose navi-traghetto che nel tempo da Messina furono inviate in sussidio al servizio della rotta sarda. Riteniamo opportuno articolare il presente libro in due parti. Nelle prima parte ci soffermiamo sulla particolare tecnologia della nave-traghetto "tuttomerci" Garibaldi, prima e unica unità ad alta tecnologia della flotta delle Ferrovie dello Stato. Nella seconda parte tracciamo la storia completa delle navi-traghetto delle Ferrovie dello Stato in servizio tra Civitavecchia e Golfo Aranci. La storia di Venezia è legata alla tradizione del suo porto, documentata fino al VI secolo d. C. Questo porto è posto allo sbocco della pianura padana, non lontano dai valichi alpini che conducono ai paesi dell'Europa centrale. Per secoli la principale via d'accesso alla laguna fu il canale di San Nicolò. Dalla metà del secolo XVI tutti i canali, e in particolare quello di San Nicolò e lo sbocco del Lido furono interessati da un processo di interramento, che nel 1726 richiese lo scavo del canale di Santo Spirito al fine di consentire alle navi di giungere al porto, da tempo collocato nel Bacino di San Marco. I traffici marittimi si espansero verso l'Oriente e il Mar Mediterraneo occidentale. L'intera città divenne un grande porto. La seconda parte del libro, che tratta degli attuali problemi della navigazione marittima a Venezia, si compone di quattro parti, nelle quali ci soffermiamo, con criteri di proporzione, sugli argomenti seguenti: il porto di Venezia dalle origini fino agli anni '30 del ventesimo secolo; l'epoca delle grandi navi da crociera; navi-traghetto e "general cargo ships" problemi concernenti la navigazione nei canali cittadini.