Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Diario di un difettoso

Riferimento: 9788890619892

Editore: Apice Libri
Autore: Vestri Franco
Collana: Fatti e parole
Pagine: 122
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 08 Agosto 2017
EAN: 9788890619892
Non disponibile
10,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

"Fin dalle prime pagine scopriamo il significato del titolo dato al libro, con quel "difettoso": al centro della narrazione autobiografica è infatti una malattia invalidante, ripercorsa in tutte le sue tappe, fino a oggi. Ma il filo rosso che unisce tutti gli elementi del racconto è piuttosto un sottile humour, dote naturale e approdo a una particolare saggezza. Le esperienze descritte (dall'inizio della malattia al lavoro nel settore del restauro, fino alla progettazione di cantieri come quello della Cupola del Duomo di Firenze) hanno poi un altro filo conduttore, quello di un innamoramento per la bellezza. È un viaggio di anni tra neurologi sfacciatamente imbroglioni o incapaci di formulare una diagnosi ma soprattutto di rapportarsi umanamente al malato; oppure nelle situazioni in cui il protagonista si trova a dover fare i conti con barriere architettoniche che non abbattono niente per la carrozzella con la quale è ormai costretto a camminare. Il lettore prima riflette sui luoghi comuni intorno a una persona che ha perso le capacità motorie, poi comincia a interiorizzare che la vittoria vera è quella per l'appropriazione di sé stessi. (Mirella Branca, storica dell'arte)niente per la carrozzella con la quale è ormai costretto a camminare. Il lettore prima riflette sui luoghi comuni intorno a una persona che ha perso le capacità motorie, poi comincia a interiorizzare che la vittoria vera è quella per l'appropriazione di sé stessi." (Mirella Branca, storica dell'arte)