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Kagopedia

Riferimento: 9788871820200

Editore: 001 Edizioni
Autore: Kago Shintaro
Collana: Hikari
Pagine: 207
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 28 Giugno 2018
EAN: 9788871820200
Non disponibile
18,00 €
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Descrizione

Profeta indiscusso della fashionable paranoia, maestro dell'ero-guro e in particolare dell'ironic-guro (sotto-genere del guro che unisce alla componente macabra e bizzarra il gusto per l'assurdo), Shintaro Kago è un illustratore e mangaka giapponese, nato nel 1969 a Tokyo, che ha fatto del nonsense estremo un'arma di critica della moderna società giapponese e delle sue paranoie. Conosciuto in Europa inizialmente per le sue collaborazioni con il magazine Vice, Kago ha collaborato dal 1988 con diverse riviste underground e per adulti in Giappone (Ax, Comic Cotton, Ubu Mode, Core Magazine) producendo storie tutt'altro che mainstream, nelle quali non esita a mettere in scena coprofagia, bondage, snuff, modificazioni corporali, il tutto con robuste dosi d'ironia, di umorismo nero e di satira, al fine di renderle ancora più disturbanti. La costante ricerca di contrasto tra horror e humour di questo maestro del bizzarro è stata influenzata a livello narrativo principalmente dall'umorismo nero dello scrittore giapponese Yasutaka Tsutsui (autore di Mondai Geka, raccolta di novelle dove viscere, splatter e humour si mescolano abilmente) e dai Monty Python. A livello grafico cita Shigeru Mizuki e Katsuhiro Otomo per la loro precisione grafica nel disegnare città, paesaggi e il loro realismo nella realizzazione degli ambienti. Nei suoi racconti, sempre crudeli e antisociali, non compaiono espressioni esagerate come nei classici manga: Kago usa uno stile grafico preciso, clinico, quasi fotografico, perché è in perpetua ricerca di realismo per riuscire a far provare sensazioni forti ai suoi lettori. Da vero artista, riesce a trascendere lo schema tradizionale della costruzione della pagina, la sua narrazione esplode in tre dimensioni al di fuori delle impostazioni bidimensionali delle tavole. Ma la vera identità del mangaka non si situa al livello della sua estetica clinica, bensì nella sua volontà di andare sempre controcorrente. Perché per lui conta solo sorprenderci, farci ridere e tormentarci.