Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

La fede nel comunismo. La tragica utopia di un uomo nuovo senza Dio

Riferimento: 9788852603723

Editore: Itaca (Castel Bolognese)
Autore: Gilberto Zappitello
Collana: Saggi
Pagine: 400
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 01 Agosto 2013
EAN: 9788852603723
Non disponibile
20,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Spiegatemi perché credere in Dio sarebbe ridicolo, mentre non lo sarebbe credere nell'umanità; credere nel regno dei cieli sarebbe stupido, mentre sarebbe intelligente credere nelle utopie terrene (Aleksandr Herzen). Il comunismo fu una fede tesa a costruire un mondo più giusto, per assicurare la felicità a tutta l'umanità. Il secolo dei Lumi aveva affermato che l'uomo è buono per natura ed è la società che lo corrompe. Di qui la necessità di rimuovere tutto ciò che opprime l'uomo per realizzare il comunismo, il momento reale dell'emancipazione e della riconquista dell'Uomo (Marx). Messi alla prova, gli uomini continuarono ad essere imperfetti e inadeguati rispetto alle esigenze di perfezione della ragione e della dottrina. La fede nella capacità dell'uomo di realizzare il paradiso in terra si risolse storicamente in un vero e proprio inferno: invece del sole dell'avvenire buio a mezzogiorno. La storia del comunismo invita a riflettere sull'uomo, sui meccanismi della violenza che spesso lo dominano e sul suo inestinguibile desiderio di compimento, che chiede una ragione liberata dalle secche del razionalismo, disposta ad aprirsi alla vastità del reale.