Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Non ho l'arma che uccide il leone. La vera storia del cambiamento nella Trieste di Basaglia e nel manicomio di San Giovanni

Riferimento: 9788872232330

Editore: Alphabeta
Autore: Dell'Acqua Peppe
Collana: 180 Archivio critico della salute mentale
Pagine: 300
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 24 Novembre 2014
EAN: 9788872232330
Non disponibile
15,30 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Un libro rivolto soprattutto alla gente comune, a coloro che vogliono ricordare, alle giovani generazioni. Beppe - scrive Franco Basaglia nell'inedita prefazione al libro - ha voluto raccontarci delle storie come le ha vissute da psichiatra che fortunatamente non capiva cosa volesse dire essere psichiatra. Da quelle storie prende vita una grande e unica testimonianza, mai sentita prima. Ed ecco che Non ho l'arma che uccide il leone diventa un classico che ha la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto: quell'attimo fuggente e magico in cui viene scritto un pezzo di storia, dopo il quale niente sarà più come prima. Peppe Dell'Acqua, arriva a Trieste nel 1971 per lavorare fianco a fianco di Franco Basaglia. Quel Basaglia che negli anni Settanta - come ci racconta Kenka Lecovich nel suo contributo al libro - prima a Gorizia e poi a Trieste inizia a scardinare i cancelli della psichiatria, a liberare - una a una - le persone che vi sono rinchiuse, a cancellare per sempre dai corpi e dalle menti il duplice marchio del pericolo e dello scandalo che leggi, usanze e costumi conferivano alla follia e ai folli. Il libro scritto alla fine degli anni Settanta quando Dell'Acqua aveva trentatré anni, e uscito per la prima volta nella primavera del 1980 (con una seconda riedizione rivisitata e di molto ampliata nel 2007) ci restituisce un passaggio epocale, attraverso le storie delle persone e del decennio basagliano. Con la presentazione inedita di Franco Basaglia, la prefazione di Pier Aldo Rovatti e le illustrazioni di Ugo Guarino, il libro si compone di due parti. Nella prima le storie delle persone che assistono stupite all'impensabile apertura delle porte e a margine dei racconti, un appunto restituisce al lettore emozioni, nostalgie, memorie, riflessioni che vogliono rendere ragione di alcune circostanze in cui quegli eventi sono accaduti. Oltre cento i protagonisti di questa storia, narrata in modi e con spessore diverso, da una posizione completamente soggettiva. La seconda parte si compone di una narrazione, quasi una cronologia dei 10 anni che come dice Dell'Acqua sconvolsero la mia vita, e non solo la mia. Un racconto fitto che si rivela necessario per una più ampia comprensione di tutta la vera storia: materiali di cronaca - appunti e documenti - aggiunti a partire dall'edizione del 2007, sapientemente intessuti in una fitta tela a testimonianza di quegli anni cruciali. La vera storia di San Giovanni - suggerisce Rovatti - passa certo per gli eventi sociali e politici che ne dettano la cronologia, ma questi eventi ci scivolerebbero di mano se non venissero continuamente innervati dalla favolosità delle storie individuali e dalla gaia follia che le sostiene.