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Scrigno di famiglia. La dote a Torino nel Settecento (Lo)

Riferimento: 9788867414611

Editore: Pisa University Press
Autore: Cuccia Agnese M.
Collana: Collana Premio Franca Pieroni Bortolotti
In commercio dal: 22 Aprile 2015
Pagine: 350 p., Libro in brossura
EAN: 9788867414611
10,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

Per tutto l'ancien régime la dote delle spose costituiva un capitale inalienabile il cui usufrutto spettava ai mariti, ferma restando la proprietà femminile. Un bene tutelato dalla legge, intoccabile, che andava custodito dalla coppia per tutto l'arco della vita. Ma non accadeva così nella Torino del Settecento dove il capitale dotale rappresentava non un tesoro da seppellire ma uno scrigno che i coniugi scoperchiavano in caso di bisogno: per acquistare titoli, per comprare il tetto sotto cui vivere, il campo da coltivare, la bottega e gli utensili del mestiere. La dote era un capitale insostituibile per una giovane coppia, ma era anche una risorsa cui si attingeva a piene mani nel corso del tempo, durante i difficili momenti di crisi vissuti dalle famiglie.