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Austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa (L')

Riferimento: 9788842817772

Editore: Il Saggiatore
Autore: Brancaccio Emiliano, Passarella Marco
Collana: La cultura
In commercio dal: 12 Aprile 2012
Pagine: 192 p., Libro rilegato
EAN: 9788842817772
13,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

Merkel, Sarkozy, Monti, Draghi, tutti a ripetere lo stesso mantra: austerità, pareggio di bilancio, taglio della spesa pubblica. E intanto la grande recessione ci rituffa nell'incertezza totale del settembre 2008, quando la Lehman Brothers crollò gettando i mercati finanziari nel panico. Se allora erano le banche a dover passare sotto le forche caudine della speculazione, adesso è la volta degli Stati, specialmente quelli europei, indebitati fino al collo per far fronte alla crisi e costretti a sottomettere il proprio debito al giudizio giornaliero dei mercati e alle bizze delle agenzie di rating. Dopo Grecia e Irlanda, anche Spagna e Italia sono arrivate a un passo dal baratro, mentre la politica monetaria appare impotente nell'impedire la frantumazione dell'Europa. Ma se l'austerità fosse il rimedio che aggrava la crisi invece di risolverla? Se i tagli e l'aumento delle tasse invece di risanare il bilancio deprimessero ulteriormente l'economia e quindi il gettito fiscale? Emiliano Brancaccio e Marco Passarella, rinnovando la lezione di Keynes, ci spiegano perché, di fronte a una crisi di domanda come la nostra, la linea dell'austerità va combattuta, in quanto conservatrice, antisociale e quindi antidemocratica. Perché l'austerità è di destra, anche se in bocca a politici di tutti gli schieramenti.