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Quando la cronaca si fa storia. Cent'anni di numeri unici e periodici cotignolesi (1920-2020)

Riferimento: 9791259781932

Editore: Il Ponte Vecchio
Autore: Dalmonte Giordano
Collana: Vicus. Testi e documenti di storia locale
Pagine: 248
Formato: Libro rilegato
Data pubblicazione: 14 Febbraio 2023
EAN: 9791259781932
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16,00 €
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Descrizione

Cent'anni di pubblicazioni a stampa, forme diverse di comunicazione e di informazione su eventi che sono diventati storia nel momento in cui li si è fissati nella memoria collettiva, in particolare attraverso l'uscita di un Numero unico, la cui finalità però spesso si distingueva dalle caratteristiche specifiche dell'evento stesso. È il caso del primo giornalino che viene preso in esame in questa ricerca, La fira de Sant, una pubblicazione satirica uscita in occasione di una festa religiosa, quella del Beato Antonio Bonfadini, il Santo di Cotignola. Altre volte il Numero unico è il prodotto di manifestazioni che riguardano la tradizione di Cotignola, come la Segavecchia o la più recente Sagra del vino tipico romagnolo e lo spirito goliardico aleggia in particolare in quelle tipiche espressioni popolari che sono le zirudele. Il percorso storico che si è voluto proporre in questa ricerca va però oltre, tentando non solo di contestualizzare il singolo evento, inserendolo in un racconto organico, ma cercando anche di individuare quegli strumenti di informazione che tanta parte hanno avuto in tempi in cui Internet non aveva ancora preso il sopravvento. Enti e associazioni presenti nel territorio si sono pertanto serviti di quei tipici strumenti che sono state le pubblicazioni periodiche: non solo giornali, ma anche dépliant o i ciclostilati, materiale povero ma utile per presentare le proprie iniziative. La forza comunicativa delle immagini si andrà poi imponendo nel corso degli anni e così, grazie anche ai vari accorgimenti imposti dalla tecnologia, si otterranno pubblicazioni sempre più ricche di foto e disegni e meno di testi scritti. I messaggi continuano a giungere chiari, sebbene nei giornalini satirici, chi si vuole colpire rimane volutamente, nell'indeterminato.