Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Leopardi e Baudelaire con due scritti di Vittorio Amedeo e Lionello Fiumi

Riferimento: 9788833052373

Editore: Solfanelli
Autore: Romani Bruno, Veronesi M. (cur.)
Collana: Arethusa
Pagine: 72
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 10 Settembre 2021
EAN: 9788833052373
Non disponibile
8,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Il saggio di Bruno Romani che dà il titolo al volume, presentato egregiamente da Matteo Veronesi, rappresenta un tipico esempio di comparatistica accademica di grande rigore metodologico e alta precisione documentaria. Esso sintetizza i punti essenziali dello status quaestionis sul parallelo fra due grandi maestri letterari, raffronto poco trattato dalla critica, nel complesso, sia pur con autorevoli eccezioni. Bruno Romani si sofferma impeccabilmente sul binomio Leopardi-Baudelaire e ne insegue le trame sottese da una ricca letteratura che consentono di chiarire con maggior esattezza filologica la filiazione del poeta francese da quello italiano. Ne esce uno spoglio esaustivo e convincente dei testi chiave francesi che hanno potuto influire sull'autore delle Fleurs du Mal, in particolare lo studio pubblicato da Sainte-Beuve nel 1844. Il saggio è accompagnato da due brevi scritti, esempi di stili e metodi diversi: la critique poétique immaginosa, lieve e soggettiva, di Lionello Fiumi, e la rapida e agile divulgazione giornalistica di Vittorio Amedeo Arullani, testimonianza di un giornalismo letterario al quale non siamo più abituati: dotto, raffinato, pacato, sensibile, immune dalle polemiche, non strettamente legato alla pressante attualità editoriale. Chiude il volume lo scritto di Giuseppe Grasso, un lavoro tematico che fa da contraltare a quello filologico di Bruno Romani. Si tratta di una ricognizione comparatistica per futuri approfondimenti e ulteriori messe a fuoco sul tema, distribuita in 18 punti non sempre collegabili fra di loro. Non è alternativa alla Presentazione ma complementare ad essa, divisa in sequenze di minor o maggior ampiezza.