Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Verga per le vie di Milano. La solitudine del flâneur

Riferimento: 9788867743087

Editore: Mondadori Bruno
Autore: Oliva Gianni
Collana: Ricerca
Pagine: 158
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 18 Marzo 2021
EAN: 9788867743087
Non disponibile
16,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Un misterioso gentiluomo, in abito scuro, attraversa a piedi Milano nel silenzio dette prime ore pomeridiane, o di notte, quando l'ultima carrozza finisce la sua corsa. È un osservatore curioso, attento e senza fretta, che annota scrupolosamente ciò che vede nelle vie affollate e scintillanti del benessere, ma soprattutto nei bassifondi della periferia sofferente e più degradata, raccontata con la cinica malinconia dello scrittore solitario sorretto dal suo crudo realismo biologico. L'uomo si sofferma ad ascoltare le lamentele del vetturino in piazza della Scala, il chiasso degli amici all'osteria, la baraonda dei ricchi, gli amori e le gelosie tra bambinaie e camerati, la desolata disperazione degli emarginati. Al flâneur non sfugge la vita variegata «della città più città d'Italia» alle prese con l'Esposizione Universale e con gli anni dello sviluppo industriale, mentre il tessuto metropolitano guadagna sempre più spazio «là dove c'era l'erba». Nei decenni Settanta e Ottanta dell'Ottocento Verga visse nella capitale lombarda lunghi anni di operosa solitudine, trascorsi in larga parte nel duro lavoro quotidiano della scrittura, dedicato ad una Sicilia della memoria ricostruita «da lontano». Da quella condizione forzata non riuscivano a distrarlo te esperienze mondane dei veglioni, dei teatri e dei salotti esclusivi. Semmai, il giovamento arrivava dal circolo degli intellettuali frequentatori delle serate al Biffi o al Cova, in compagnia di Felice Cameroni, Luigi Gualdo, Arrigo Boito, Giuseppe Giacosa, Luigi Capuana e tanti altri. In quelle sedi, tra l'ammirazione per Zola e i maestri francesi, si agitavano anche le discussioni per mettere a punto un metodo diverso per raccontare il reale e dare un nuovo destino al romanzo moderno.