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Spettri di Marx. Stato del debito, lavoro del lutto e nuova Internazionale

Riferimento: 9788870782967

Editore: Raffaello Cortina Editore
Autore: Derrida Jacques
Collana: Scienza e idee
In commercio dal: 01 Febbraio 1996
Pagine: 246 p., Libro
EAN: 9788870782967
24,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

Spettri di Marx incomincia con la critica di un nuovo dogmatismo, di un'intolleranza: Lo sanno tutti, sappiatelo bene, il marxismo è morto, e Marx con lui, non c'è più motivo di dubitarne. Un ordine del mondo tenta di stabilizzare un'egemonia fragile grazie all'evidenza di un atto di morte. Il discorso maniacale che prende il sopravvento ha la forma giubilatoria e oscena che Freud attribuisce alla fase trionfante nel nuovo lutto. (Refrain: il cadavere si decompone in un posto sicuro, che non ritorni più, viva il capitale, viva il mercato, sopravviva il liberalismo economico!). Esorcismo e scongiura. Una degenerazione tenta di neutralizzare la necessità spettrale, ma anche l'avvenire di uno spirito del marxismo. Uno spirito: l'ipotesi di questo saggio è che ce n'è più d'uno. La responsabilità finita dell'erede è votata alla scelta. Riafferma un possibile, e non un altro. Ma un simile discernimento critico come si apporta all'esigenza ipercritica - o piuttosto decostruttiva - della responsabilità?