Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Viaggio in Veneto lungo le rotte del tempo

Riferimento: 9788875576332

Editore: Pagine
Autore: Palo Giuseppina
Collana: Le magnifiche sorti
In commercio dal: 05 Novembre 2020
Pagine: 114 p., Libro in brossura
EAN: 9788875576332
Non disponibile
help_outlineAvvisami
Viaggio in Veneto lungo le rotte del tempo

Viaggio in Veneto lungo le rotte del tempo

 

15,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

«Giuseppina Palo, da anni, eterna ragazza, fanciulla e poi donna devota, maternale di poesia, vede, salva la lirica ovunque: nei paesaggi che una vacanza attraversa come se li scoprisse, l'inventasse d'incanto; o nell'eco suadente e cadenzato di una musica che ha liberato a nome di tutti, di ogni giovinezza o beat generation, e la mente e il cuore. E noi addormentavamo le nostre sembianze sotto le stelle. E quando il tempo esigeva una lontananza io alzavo stanca le ali e seguivo la linea del sole ... È un viaggio continuo, il suo, di cui ancor più ci convincono le nuvole, che il sereno troppo azzurro. Stupisce e consola, questa dedizione fedele alla poesia, al placebo o antidoto del verso: questo colloquiare fitto della vita con sé stessa, con noi stessi, affratellati tutti in destini comunque intrecciati o paralleli... Poesia d'Amore. Sempre e comunque. Senza sterili intellettualismi, ma profusa di una dedizione al Sentimento, ai sentimenti tutti, che fa quasi a pugni con la moderna, contemporanea ricerca di una poesia oramai abrasa, frantumata d'ideali, centrifugata tra malesseri e disillusioni costanti tra l'Io e il Mondo (per questo Giusy mi ricorda poeti o profondamente semplici e assoluti: penso a Sbarbaro, a Betocchi, allo stesso Turoldo... o poetesse meravigliosamente auratiche, in cui il dolore è sempre un tragitto, una parte medesima, trattenuta e sospesa, della gioia... E penso su tutte a Antonia Pozzi, ma anche a Daria Menicanti, Fernanda Romagnoli, Anna Maria Ortese, la stessa Merini...).»