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Acqua che mangiamo. Cos'è l'acqua virtuale e come la consumiamo (L')

Riferimento: 9788866270881

Editore: Edizioni Ambiente
Autore: Antonelli M. (cur.), Greco F. (cur.)
Collana: Saggistica ambientale
In commercio dal: 27 Marzo 2013
Pagine: 288 p., Libro in brossura
EAN: 9788866270881
25,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

In un mondo di risorse limitate porsi degli interrogativi riguardo i nostri stili di vita e i nostri consumi è non solo auspicabile, ma anche necessario. L'Italia è il terzo paese importatore netto di acqua virtuale al mondo. Cosa significa? Perché è importante parlare di acqua e cibo? Per produrre un chilogrammo di pasta secca sono necessari circa 1.924 litri d'acqua. Poco minore è l'impronta idrica di una pizza da 725 grammi: 1.216 litri. Con acqua virtuale si intende proprio questo: il quantitativo di acqua necessario a produrre cibi, beni e servizi che consumiamo quotidianamente. Applicando questo concetto, scopriremo che consumiamo molta più acqua di quella che vediamo effettivamente scorrere sotto i nostri occhi. Non riusciamo a percepirla come tale semplicemente perché è acqua che letteralmente mangiamo, contenuta in maniera invisibile nel cibo che consumiamo e che proviene da ogni parte del mondo. L'acqua che mangiamo spiega, con un approccio multidisciplinare, la problematica idrica e le sue implicazioni economiche, sociali e politiche. Vuole agire idealmente da ponte tra chi svolge ricerca accademica e scientifica e chi si interessa alle grandi questioni della sostenibilità ambientale. Offre molteplici chiavi di lettura attraverso il lavoro dei più grandi esperti italiani e mondiali.