Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Maria Teresa Parpagliolo Shephard (1903-1974). Progettare secondo natura

Riferimento: 9791221809091

Editore: Aracne (Genzano di Roma)
Autore: Krasovec-Lucas Lucia
Collana: Esempi di architettura
Pagine: 424
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 11 Settembre 2023
EAN: 9791221809091
Non disponibile
35,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Maria Teresa Parpagliolo Shephard può venir considerata la prima architetto paesaggista italiana le cui opere e scritti hanno contribuito in modo significativo all'evoluzione del concetto di giardino e paesaggio. Le traiettorie della sua vita, che si intrecciano a quelle del padre Luigi e di molte altre figure importanti nel panorama italiano dell'architettura e del paesaggio del primo Novecento, si snodano principalmente tra Roma e l'Inghilterra, e il riscoprirle diventa man mano un'avventura irrinunciabile. Ogni traccia apre ad un mondo magnifico di pensieri, luoghi e persone che hanno creduto nella necessità di migliorare la vita dell'essere umano con l'architettura e i giardini, come fosse una missione. La qualità dei suoi progetti, caratterizzati da una interessante contaminazione tra le architetture dei giardini storici italiani e le innovazioni degli architetti paesaggisti internazionali, soprattutto inglesi, esprime una ricerca di soluzioni ancora molto attuali. La sua attività progettuale poliedrica e intensa include l'Esposizione Universale di Roma del 1942 (attuale EUR), il Festival of Britain a Londra (1951), la sede RAI di viale Mazzini (Roma, 1966), l'Hilton Hotel sul Monte Mario a Roma (1965), per citarne solo alcuni. Maria Teresa Parpagliolo Shephard è stata inoltre corrispondente del «Journal of Institute of Landscape Architects», di cui faceva parte, e collaboratrice della rivista «Domus» negli anni Trenta. Prefazione di Gianni Contessi.