Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Philip Roth. Fantasmi del desiderio

Riferimento: 9788869330858

Editore: Eir
Autore: Luciano De Fiore
Collana: Navigazioni
Pagine: 212
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 24 Maggio 2012
EAN: 9788869330858
Non disponibile
25,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Il rapporto tra lo scrivere e il vivere è l'enigma che Philip Roth si è posto il compito di scrutare nei suoi romanzi. Roth ed i suoi principali alter-ego vivono da più di cinquantanni a cavallo tra secondo e terzo millennio. Ebrei d'America, hanno sulle spalle la diaspora, la Shoà, il proibizionismo e il sogno del New Deal, le tentazioni autoritarie dei Lindbergh e dei Nixon. Hanno vissuto il maccartismo e il segregazionismo, la nuova cultura e la rivoluzione sessuale, le guerre di Corea e del Vietnam e le due Tempeste nel deserto. Hanno negli occhi il lampo dei Boeing contro le Torri, il rogo dell'11 settembre e il giuramento del primo Presidente afro-americano. E mutato il paradigma del desiderio in questi decenni concitati? Come dà conto Roth di questo cambiamento? Per lui il desiderio, per quanto pieno, tende a non aver mai soddisfazione finale: pur sospinto al colmo, non incontra mai un'akmé. E il mantenimento della dimensione desiderante è ciò che preserva la divisione nel soggetto, permettendogli di restare sano: il desiderio ci consente infatti di restare soggetti divisi e di sfuggire così alla pazzia. Controvita è la parola cui Roth affida questa contraddittorietà del vivere. Ogni aspetto della quotidianità può trovare legittimamente un opposto. I racconti di Philip Roth mostrano in azione questa dinamica, incarnandola - è il caso di dirlo - nelle storie individuali dell'uomo post-storico, ambivalente nel suo procedere tra vita e controvita. (John M. Coetzee). Introduzione di Antonio Monida