Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Giuseppe Baretti scrittore europeo

Riferimento: 9788815294876

Editore: Il Mulino
Autore: Di Benedetto A. (cur.), Mattioda E. (cur.)
Collana: Percorsi
Pagine: 360
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 31 Marzo 2022
EAN: 9788815294876
Non disponibile
28,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

La notorietà di Giuseppe Baretti (Torino, 1719 - Londra, 1789) è ancora legata alla «Frusta letteraria», la rivista nella quale - grazie all'invenzione di quel mirabile personaggio che è Aristarco Scannabue - riuscì a unire il modello addisoniano dello «Spectator» a giudizi e polemiche sulla letteratura italiana che fecero scandalo. Ma Baretti fu molto di più: scrittore trilingue, si occupò di letteratura spagnola, francese, inglese. La sua lunga residenza in Inghilterra lo portò a entrare in contatto con Samuel Johnson e il suo gruppo e a produrre alcuni influenti dizionari inglese-italiano e spagnolo-inglese, oltre che a produrre antologie di testi per i lettori colti inglesi che volevano apprendere l'italiano. La sua vena polemica gli fece intraprendere operazioni editoriali contro Voltaire, contro l'editore del Don Quijote e numerosi altri autori. Una delle sue opere di maggior impegno fu «An Account of the Manners and Customs of Italy» nel quale - ancora a partire da una polemica verso i viaggiatori inglesi in Italia - cercava di sfruttare la lontananza e il suo «sguardo estraneo» per definire caratteri e specificità della cultura italiana (e anche in questo caso non risparmiò le critiche, soprattutto al Piemonte, definizione geografica e culturale che non sentiva propria e dalla quale aveva preso le distanze). La sua versatilità culturale si espresse nei generi più in voga nel Settecento: il giornale, la relazione di viaggio, i libretti per musica, l'epistolografia, il saggio. Generi che spesso richiedevano una sintassi più agile e moderna, che tuttavia Baretti sostanziava di una ricerca lessicale di stampo classicista. E proprio questa ricerca linguistica, unita all'inventiva vena polemica, ne fanno ancora uno dei più estrosi prosatori italiani.