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Civita Castellana. Dai Falisci ai fasti dei Borgia

Riferimento: 9788895769288

Editore: Historia
In commercio dal: 2008
Pagine: 61 p., Libro in brossura
EAN: 9788895769288
10,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

La tradizione impone che con il nome Falerii Veteres ci si riferisca all'antica città falisca conquistata e rasa al suolo dai Romani nel 241 a.C, mentre col toponimo Falerii Novi si identifichi la città che sorse successivamente poco più ad ovest. Una ricerca condotta dal Prof. Di Stefano Manzella ha determinato a questo proposito come i due appellativi veteres e novi siano da attribuire ad un'aggiunta moderna. Come venivano distinte le due citta nei tempi antichi? Sicuramente, fino al 241 a.C. i vari storici, quali Ovidio e Solino, quando nominano le terre dell'agro falisco, con la città falisca fondata da Halaesus si riferiscono inevitabilmente a Falerii Veteres; gli storici successivi, Livio, Dionigi di Alicarnasso, Macrobio, che descrissero le guerre tra Romani e Falisci, usarono sia il nome latino Falerii sia il nome greco Falérioi, mentre Ammiano Marcellino e Diodoro Siculo preferirono rispettivamente i nomi Faliscum e Faliscòn. I veri problemi per gli archeologi sopraggiungono dallo studio degli avvenimenti posteriori al fatidico 241 a.C, ovvero da quando Falerii Novi divenne municipium e quasi contemporaneamente l'antica Falerii Veteres, distrutta, continuò in minor misura ad essere occupata. Strabone, infatti, ricorda l'antico centro col termine Falìscon ed usa Falérioi per indicare Falerii Novi: ma anche in questo caso non tutti gli storici dell'antichità concordano nelle versioni. (Fabio Magno)