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Comunità e partecipazione. L'idea di democrazia in Pier Luigi Zampetti

Riferimento: 9788834815939

Editore: Giappichelli
Autore: Paolo Gomarasca
Collana: Recta Ratio. Testi e studi fil. dir. VI
In commercio dal: 01 Marzo 2011
Pagine: 242 p., Libro in brossura
EAN: 9788834815939
28,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

Lucido interprete del suo tempo, Zampetti coglie fin dagli anni Sessanta ciò che costituisce, a suo avviso, la ragione principale della cosiddetta crisi dello Stato: sfera politica e sfera sociale costituiscono, a conti fatti, due mondi senza finestre. Non stupisce allora che, a queste condizioni, la democrazia non sia in grado di mantenere - come diceva anche Bobbio - una delle sue fondamentali promesse: la partecipazione. Ma Zampetti non si limita alla diagnosi di un'epoca. Il suo tentativo è quello di escogitare un'architettura istituzionale che interrompa l'isolamento monadico che tiene separate sfera politica e sfera sociale. Cominciando a prendere in seria considerazione la rilevanza pubblica dei soggetti che operano all'interno della società civile. La sua idea, in estrema sintesi, è che non ci può essere comunicazione tra sfera sociale e sfera politica senza escogitare il modo appropriato di immettere le forze vive della prima all'interno dei meccanismi istituzionali della seconda. E così che nasce l'idea di Stato dei partiti, nella misura in cui la suddetta immissione sembra dipendere, per Zampetti, dalla duplice funzione assolta dal partito: innanzitutto la funzione di filtro e, in secondo luogo, la funzione di interfaccia. Certo, la proposta giuridico-politica di Zampetti è un'ipotesi istituzionale senz'altro discutibile e tutt'altro che risolutiva; ma il quesito da cui muove è di quelli inaggirabili, almeno per chi crede che la democrazia abbia un futuro.