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Storia dell'impero di Russia sotto Pietro il Grande

Riferimento: 9788879849067

Editore: Luni Editrice
Autore: Voltaire
Collana: Grandi pensatori
Pagine: 448
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 31 Ottobre 2024
EAN: 9788879849067
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Descrizione

Per la prima volta Voltaire, nelle opere storiche, focalizza l'attenzione sia sull'insieme della realtà in tutta la sua complessità, sia sui legami interni che ne assicurano la continuità caratterizzandola. Proprio per questa nuova considerazione una più essenziale funzione viene assegnata all'azione individuale, e di conseguenza se ne comincia a delineare una diversa valutazione. Voltaire ha il merito di avere costantemente la necessità di volgersi principalmente allo studio della storia o recentissima o contemporanea, non limitandosi solo a riferire gli avvenimenti accaduti secondo il metodo dell'annalistica precedente, ma valutandoli secondo la nuova concezione filosofica, contribuendo in tal modo a compiere una rivoluzione sia dal punto di vista dell'indagine, sia da quello più generale della formulazione delle idee che servivano alla loro interpretazione. L'abbandono, e anzi, il rifiuto consapevole e accanito della concezione teologica della storia, porta a una valorizzazione sempre maggiore dei fattori umani, nel loro vario e libero determinarsi. In questa ottica si inquadra questa Storia dell'impero di Russia sotto Pietro il Grande, così ben definita dallo stesso Voltaire nella Introduzione al presente volume: «Se è necessario mettersi in guardia contro gli storici che risalgono alla torre di Babele e al diluvio, non bisogna diffidare meno di coloro che particolarizzano tutta la storia moderna, che entrano in tutti i segreti dei ministri, e che vi danno audacemente la relazione esatta di tutte le battaglie delle quali i generali stessi farebbero fatica a rendere conto. Ciò che io ho chiamato menzogna storica è più comune ancora: lo storico che per piacere a una famiglia potente, loda un tiranno, è un vigliacco; quello che vuole macchiare la memoria di un buon principe, è un mostro; e il romanziere che spaccia per verità le sue fantasie, è disprezzato».