Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Idee per una filosofia dello sviluppo umano

Riferimento: 9791222319605

Editore: Mimesis
Autore: Balbo Felice, Rivolta G. (cur.)
Collana: Filosofia della persona
In commercio dal: 10 Marzo 2025
Pagine: 208 p., Libro in brossura
EAN: 9791222319605
22,00 €
IVA inclusa
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Felice Balbo antevide e comprese, senza tuttavia essere capito, la grave crisi di civiltà moderna nella quale oggi ci troviamo drammaticamente immersi a livello planetario. Per porvi rimedio maturò e propose, all'interno di una più generale metafisica dell'essere, una concezione positiva e integrale dell'uomo (il poter essere sussistente) includente il possibile come ciò che non è ancora reale, ma che sarà reale o potrà realizzarsi in virtù della sua amorosa inclinazione al più essere, della sua sete di futuro totale. La persona umana, in quanto soggetto che partecipa all'essere esistenzialmente senza esserlo essenzialmente, è in continuo compimento, cioè muove verso il fine di pienezza a motivo della sua naturale incompiutezza. Sognare a occhi aperti significa credere nel possibile, credere che l'impossibile di oggi (per esempio, la pace) possa realizzarsi domani proprio attraverso quell'atto di fede nel possibile che creativamente e attivamente trasforma il reale. Significa uscire dal mito negativo dell'impossibilità cronica e dalla trappola del pessimismo cosmico per vivere al meglio la dialettica più radicale dell'esistenza, quella tra essere e divenire. Balbo elabora un'originale filosofia dello sviluppo umano, inteso come realizzazione integrale dell'uomo, incremento d'essere, integrazione di tutta la persona e di tutte le persone in relazione comunitaria, sviluppo di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, come dirà pochi anni dopo Paolo VI nella Popolorum Progressio e come oggi non si stanca di ripetere Papa Francesco.