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Il giudizio civile di rinvio dal giudice penale

Riferimento: 9788849556629

Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Autore: Bonafine Alessio
Collana: Diritto processuale civile
Pagine: 668
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 01 Settembre 2024
EAN: 9788849556629
Non disponibile
104,00 €
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Descrizione

Dei numerosi punti di intersezione tra processo civile e penale, quello occasionato dal rinvio dell'azione civile al giudice civile quando non sia più attuale la regiudicanda penale costituisce certamente il più discusso. Non solo perché le sezioni civili e penali della Corte di Cassazione hanno a lungo battagliato sul modo di intendere il funzionamento di quello espressamente disciplinato dall'art. 622 c.p.p. per il caso dell'annullamento ai soli fini civili intervenuto in sede di legittimità, ma anche perché, più di recente, il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 (c.d. riforma Cartabia) ha dimostrato - incidendo sempre in materia di impugnazioni - di volere tracciare ancora più in profondità la strada della restituzione dell'azione civile alla sua sede naturale con le nuove disposizioni di cui agli artt. 573, comma 1-bis, e 578, comma 1-bis, c.p.p. In un tale contesto, in cui le norme tratteggiano un meccanismo che definiscono di «rinvio» al giudice civile, è stato naturale attingere alle disposizioni che regolano quello interno al processo civile oltre che agli studi compiuti su questo. Le dinamiche processuali dell'azione civile restituita, però, sono tali da non permettere una piana applicazione delle regole pensate per le vicende della domanda restitutoria/risarcitoria formulata ab origine nella sua sede. Sicché anche le disposizioni del codice di rito civile che disciplinano il rinvio interno al processo civile necessitano, alcune volte, di un adattamento e, altre, di un vero e proprio ripensamento. Il volume, quindi, si propone la costruzione di un modello di rinvio dell'azione civile dalla sede penale a quella civile che tenga conto dei presupposti in presenza dei quali esso può essere ordinato dal giudice penale e che, dopo averne definito la natura «prosecutoria» o «restitutoria» a seconda dei casi considerati, serva a delinearne, in ottica processuale, i principali momenti di sviluppo, dalla fase introduttiva a quella decisoria, passando attraverso quella istruttoria. Il tutto, con l'obiettivo di portare a sistema lo studio di un istituto che presenta indubbi profili di criticità.