Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Codice civile, codice penale, leggi fondamentali di diritto amministrativo e ultime leggi complementari

Riferimento: 9788875245931

Editore: Giappichelli
Autore: Santise Maurizio, Zunica Fabio
Pagine: 1200
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 08 Gennaio 2024
EAN: 9788875245931
Non disponibile
90,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

L'idea di racchiudere in un solo volume il Codice civile, il Codice penale e le leggi fondamentali di diritto amministrativo, oltre a tutte le novità normative rilevanti intervenute da maggio 2023 (data in cui sono stati pubblicati i Codici coordinati) ad oggi, nasce dall'esigenza di avere un quadro sinottico completo del sistema legislativo e di essere costantemente aggiornati sull'incessante evoluzione normativa. Un unico volume, sintetico, compatto, veloce e agile nella consultazione, che semplificherà di molto la ricerca normativa durante le insidiose prove concorsuali, che quasi sempre traggono spunto dalle norme fondamentali dell'ordinamento. Allo stesso tempo, però, si è dato conto delle più importanti novità che hanno interessato i vari comparti legislativi: le plurime modifiche al Codice civile, al Codice penale e al Codice del processo amministrativo (tutti integralmente riportati), al Codice della privacy, al Codice del consumo, al Codice dei contratti pubblici (riportato integralmente), al decreto trasparenza (anche questo riportato integralmente), al testo unico sull'edilizia; sono state, inoltre, anche registrate le numerose norme di stampo repressivo medio tempore intervenute, come ad esempio il c.d. decreto Caivano. I Codici e le norme fondamentali contengono solo rinvii normativi, consentiti dal r.d. 15 ottobre 1925, n. 1860, e, dunque, può essere utilizzato per i pubblici concorso, come ormai avviene da quasi dieci anni.