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Il contratto e il fatto illecito. Corso di diritto civile

Riferimento: 9788828858706

Editore: Giuffrè
Autore: Lucchini Guastalla Emanuele
Pagine: 608
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 26 Agosto 2024
EAN: 9788828858706
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Descrizione

Questo volume trae le sue origini dal corso di diritto civile, incentrato prevalentemente sulla disciplina della parte generale del contratto e sulla responsabilità da fatto illecito. Il nucleo centrale è preceduto da una sezione ancillare dedicata all'obbligazione in generale e alle garanzie del credito. Nella trattazione della parte generale del contratto, particolare attenzione è stata dedicata agli effetti dell'inadempimento nei contratti di durata, tematica che ben di rado - e non solo nella manualistica - viene trattata in modo sistematico, forse a causa della stessa architettura del codice civile, che, nel disciplinare il contratto in generale, prende come riferimento il contratto ad esecuzione istantanea, dedicando ben poco spazio ai contratti di durata. Questi, tuttavia, hanno ormai assunto, nell'attuale sistema economico, una diffusione e una rilevanza non trascurabile, circostanza che non può più giustificare una perdurante indifferenza da parte dell'interprete. Nell'affrontare la responsabilità da fatto illecito, è stato riservato uno spazio particolare al danno alla persona e alle varie questioni - a cominciare dalle complicate vicende che hanno visto come protagonista l'art. 2059 cod. civ. - che hanno impegnato la giurisprudenza e la dottrina negli ultimi anni. Infine, la scelta di trattare contestualmente il contratto e la responsabilità civile - che rappresentano le principali fonti codicistiche dell'obbligazione e che solitamente vengono affrontate in contesti separati - è dovuta al fatto che, in misura crescente, sono emerse forme di commistione tra le due figure e si sono prospettate fattispecie di responsabilità che si collocano su un'ideale linea di confine. Queste osservazioni hanno indotto a ritenere utile una trattazione in parallelo dei due istituti, arricchita, ove possibile, da un confronto diretto tra fattispecie analoghe (si pensi, ad esempio, allo stato di pericolo di cui all'art. 1447 cod. civ., e allo stato di necessità contemplato dall'art. 2045 cod. civ.).