Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Stato promotore. Come cambia l'intervento pubblico nell'economia (Lo)

Riferimento: 9788815291417

Editore: Il Mulino
Autore: Bassanini F. (cur.), Napolitano G. (cur.), Torchia L. (cur.)
Collana: Percorsi
Pagine: 328
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 20 Maggio 2021
EAN: 9788815291417
Non disponibile
25,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Il mutamento del ruolo dello Stato è uno dei fenomeni più rilevanti del nostro tempo, ma dei meno studiati con metodo scientifico. Questa ricerca comincia a esplorare le forme e gli strumenti dell'intervento pubblico nell'economia sviluppatisi per superare le due crisi di questi anni e per fronteggiare le grandi trasformazioni che stanno cambiando il mondo (la globalizzazione, la trasformazione digitale, la riconversione ecologica). Le due crisi hanno prodotto effetti devastanti sulla vita individuale e collettiva, sui livelli di benessere, sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. L'uscita non sarà un ritorno alla «normalità» del passato, ma comporterà innovazioni sostanziali nel funzionamento dei sistemi economici e sociali e forse anche delle relazioni interpersonali. È tramontata l'idea che lo Stato debba limitarsi ai ruoli del regolatore e del fornitore dei servizi pubblici essenziali. Accanto allo Stato regolatore e allo Stato garante dei diritti e dei beni comuni, si chiede l'intervento dello Stato «protettore», dello Stato «garante», dello Stato «promotore» dell'innovazione, dello Stato «investitore», dello Stato «imprenditore» o «gestore», dello Stato «salvatore» di imprese sull'orlo del fallimento, dello Stato «doganiere» rispetto a investimenti esteri «predatori». Due sono i rischi da evitare: quello di avviare un processo di illimitata estensione dell'intervento pubblico, sacrificando benefici e opportunità offerte da mercati liberi e aperti; e quello di adottare politiche miranti a contenere il cambiamento, invece che a governarlo e indirizzarlo verso nuovi modelli capaci di cogliere le opportunità delle trasformazioni in corso e di mitigarne i rischi. Politiche industriali ben temperate possono rafforzare l'economia di mercato e la libertà di impresa, politiche mal congegnate possono seriamente vulnerarle. Il confine fra le une e le altre non è avvertibile senza un'approfondita analisi e una ponderata valutazione degli effetti di sistema delle politiche ipotizzate.