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Compendio di diritto costituzionale

Riferimento: 9788828850489

Editore: Giuffrè
Pagine: 520
Formato: Libro rilegato
Data pubblicazione: 04 Settembre 2023
EAN: 9788828850489
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44,00 €
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Descrizione

Il Compendio, giunto alla sua VI edizione, torna per rivedere nella medesima chiave manualistica, le linee ricostruttive dell'ordinamento repubblicano, la compagine delle fonti del diritto, il sistema dei diritti fondamentali e quello multilivello della loro tutela, il quadro dei doveri costituzionali, l'organizzazione istituzionale dello Stato alla luce degli interventi più significativi occorsi nella legislazione ordinaria, nella prassi costituzionale e nella giurisprudenza costituzionale e sovranazionale. Sul piano strettamente costituzionale, la maggiore novità è stata l'approvazione di tre riforme costituzionali. Si tratta di riforme - circoscritte e puntuali -, tutte approvate a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera in seconda votazione. La prima, disposta dalla L. cost. n. 1/2021, ha allineato l'elettorato attivo per l'elezione del Senato della Repubblica a quello della Camera dei Deputati (art. 58 Cost.). La seconda - operata dalla L. cost. n. 1/2022 - ha inserito espressamente la tutela dell'ambiente nel testo costituzionale (artt. 9 e 41 Cost.). Infine, la L. cost. n. 2/2022, ha introdotto un ulteriore comma nell'art. 119 Cost., richiedendo che l'equilibrio finanziario dello 'Stato delle autonomie' tenga in considerazione le peculiarità delle isole, adottando misure in loro favore. Per il resto, questi anni sono stati segnati dalla fine anticipata della XVIII legislatura a seguito del venire meno della maggioranza parlamentare 'di larghe intese' che ha sorretto il Governo Draghi dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022. A questo governo è spettato il compito di guidare il Paese fuori dalla pandemia da Covid-19 e superare la fase delle procedure e provvedimenti di urgenza, spesso di incerta costituzionalità, sperimentati dai precedenti governi. Sul terreno più strettamente politico-partitico, le elezioni anticipate del 25 settembre 2022 hanno rappresentato il primo rinnovo delle Camere successivo alla riduzione del numero dei Deputati e dei Senatori elettivi. Le elezioni - che si sono svolte con il sistema elettorale previgente - hanno visto la vittoria dei partiti di centro-destra e segnato una rinnovata polarizzazione tra gli schieramenti rappresentati in Parlamento. L'attuale maggioranza ha riaperto il 'cantiere delle riforme', puntando all'elezione diretta o del Capo dello Stato o del Presidente del Consiglio (c.d. premierato). Il dibattito sulle riforme costituzionali ravviva così una dialettica tra le forze politiche che, peraltro, si era venuta animando attorno alle scelte attuative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al ddl sull'autonomia differenziata (AS XIX Legislatura 615) attuativo dell'art. 116, c. 3, Cost. e, ancor prima, alle decisioni, europeistiche e atlantistiche, che hanno caratterizzato l'azione degli esecutivi italiani all'indomani della guerra in Ucraina.