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Cassa depositi e prestiti e la riforma amministrativa dell'economia (La)

Riferimento: 9791254772331

Editore: Bologna University Press
Autore: Mulazzani Giovanni
Collana: Seminario giuridico della Università di Bologna
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 20 Febbraio 2023
EAN: 9791254772331
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30,00 €
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Descrizione

Il volume intende offrire un contributo allo studio, sotto il profilo giuridico, delle vicende che riguardano l'interferenza dei pubblici poteri in economia, segnatamente attraverso l'analisi dell'esperienza della Cassa depositi e prestiti. In particolare, l'analisi muove dall'assoluta rilevanza e indubbia centralità che proprio quest'ultima ha assunto, non soltanto nella storia economica del nostro paese, bensì nel suo complessivo assetto istituzionale attraversato da un processo di riforme amministrative che hanno impattato significativamente nella disciplina dell'ordinamento sotto molteplici profili. Sotto il profilo economico-finanziario la Cassa depositi e prestiti ha soddisfatto i requisiti per traguardare l'obiettivo di poter coniugare l'esigenza di tutelare la stabilità e l'equilibrio dei bilanci pubblici, attesi i vincoli dei Trattati europei, e la volontà di realizzare investimenti pubblici ingenti per lo sviluppo e la crescita economica del paese. In tal modo è stata qualificata in sede europea quale market unit sotto il profilo contabile-statistico europeo e dunque risulta esterna al perimetro della pubblica amministrazione. La Cassa depositi e prestiti ha subito rilevanti evoluzioni anche sotto il profilo organizzativo, passando dall'originaria afferenza all'organizzazione diretta dello Stato, quale organismo ministeriale, a quella indiretta prima in forma di ente pubblico poi in forma societaria con l'apertura alla partecipazione delle Fondazioni di origine bancaria. Infine, anche dal punto di vista dell'attività svolta, la Cassa depositi e prestiti ha sviluppato una vocazione poliedrica affiancando alla qualifica originaria di soggetto finanziatore anche quella di garante, azionista e di investitore istituzionale, in una prospettiva sempre più integrata e non dicotomica del rapporto tra Stato e mercato.