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Costruire il piano triennale dell'offerta formativa. Per migliorare la qualità della scuola

Riferimento: 9788867093144

Editore: Anicia (Roma)
Autore: Mondelli G. (cur.)
Collana: Metodologia e organizzazione
Pagine: 351
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 21 Febbraio 2018
EAN: 9788867093144
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28,00 €
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Descrizione

Lo scopo principale del volume è quello di provare a identificare la funzione ovvero il ruolo che possono/devono assumere i docenti e i dirigenti scolastici nella scuola riformata dalla legge 107/2015. In particolare, degli insegnanti si proverà, oltre che a mettere in evidenza il contributo che sono chiamati a offrire nella promozione del piano triennale dell'offerta formativa, anche a tracciare le linee fondamentali del nuovo profilo professionale che vanno assumendo. Dei dirigenti scolastici, corrispondentemente e sempre attraverso la lente di ingrandimento offerta dalla legge di riforma (con specifico riguardo all'elaborazione e all'attuazione del PTOF), si tenterà di approfondire il percorso riflessivo e argomentativo intorno alla messa in atto delle oramai canoniche funzioni dirigenziali. Un'azione, del resto, quella dei dirigenti e dei docenti, che mentre è rivolta alla diretta e sempre più efficace erogazione del servizio pubblico di istruzione (proprio mediante la progettazione e l'attuazione del PTOF) da parte della specifica istituzione scolastica, deve, nel contempo, servire a riformare, nell'insieme, il sistema scolastico nazionale. D'altronde, questa è la medesima strategia di fondo sulla quale il MIUR ha puntato, sin dall'emanazione della legge n. 59/1997 e del conseguente d.p.r. n. 275/1999 (che ha introdotto, attraverso il relativo regolamento, l'autonomia scolastica), per promuovere il miglioramento del sistema scolastico nazionale: liberare le singole scuole da tutta una serie di vincoli centralistici per concedere loro prerogative giuridiche e capacità amministrative atte a determinare autonomamente e responsabilmente l'erogazione efficace del servizio di istruzione pubblica. In conclusione, si è voluto concedere l'autonomia alle scuole per incentivarle al miglioramento del servizio di istruzione da erogare ed elevare, in tal modo, la qualità complessiva del sistema scolastico nazionale.