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In assenza. Il carteggio Durazzo-Kaunitz di Brno (1748-1774)

Riferimento: 9788899567255

Editore: Il Canneto
Pagine: 196
Formato: Libro
Data pubblicazione: 17 Maggio 2017
EAN: 9788899567255
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Descrizione

Nelle lettere di un uomo [...] la sua anima giace nuda, le sue lettere sono solo lo specchio del suo petto, qualunque cosa passi dentro di lui viene mostrata indistinta nel suo processo naturale. Nulla viene invertito, nulla distorto, vedi i sistemi nei loro elementi, scopri le azioni nei loro motivi. Ciò che Samuel Johnson sintetizza, e forse un po' idealizza, in queste poche righe non è che il segreto straordinario e la forza di un carteggio; è il flusso di dati che scorre tra le pagine di carta, il vivere che scandisce le sue tappe attraverso lo scorrere delle parole e la reciprocità di pensieri tessuti tra le righe. Ma è soprattutto un ponte di dati e date, sentimenti e pensieri, notizie o suggestioni che colmano di vita il vuoto dell'assenza. L'assenza diventa così, attraverso il carteggio, strumento di cronaca, cronaca degli accadimenti, ma anche cronaca del sé. L'assenza muta i valori di spazio e tempo, dilatando a dismisura il primo e comprimendo in modo determinante il secondo, abolendo quindi i confini di luogo e assicurando la trasmissibilità e il ricordo, almeno finché qualcuno seguirà quel sottile filo di inchiostro, che come il filo di Arianna, guida nell'esistenza del mittente. Ed è proprio per questo motivo che il carteggio è per lo studioso una sfida vibrante, poiché richiede uno sforzo interpretativo e una attenzione costante a dettagli apparentemente di poco conto, a microstorie che poi improvvisamente abbandonano gli orpelli e virano per acquistare ampiezza e universalità, come avviene nel caso dello scambio epistolare tra Giacomo Durazzo e Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg dove storia sociale, storia della musica, storia del costume, storia economica e storia dell'arte abbandonano la dimensione privata per abbracciare il variegato panorama del Settecento europeo. Questo volume deve essere sfogliato così come si visita una esposizione, non solo perché di una esposizione è figlio (l'interessante mostra su Giacomo Durazzo del 2012 a Palazzo Reale) ma perché conduce il lettore in un percorso di conoscenza di un frammento di quell'esteso patrimonio culturale immateriale che oggi più che mai viene affidato ai musei moderni.