Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Frammenti di un discorso antimafioso

Riferimento: 9788898865383

Editore: Navarra Editore
Autore: Caldarella Gianpiero
Collana: F.C.
In commercio dal: 26 Novembre 2015
Pagine: 104 p., Libro
EAN: 9788898865383
10,00 €
IVA inclusa
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Non occorre pensare alla mafia e alla antimafia come tali, realtà a sé stanti, e poi ai linguaggi che ne parlano. Realtà e linguaggio, esistenza e significati sono una sola e medesima cosa. Sono cioè, in un solo termine, discorso, entità che racchiude, intrecciandoli di continuo, le cose e le parole, i comportamenti e i segni, le azioni e i testi. E così come Barthes sosteneva che a essere intrigante, e importante, non è l'amore ma il discorso amoroso, analogamente Caldarella sostiene che non è l'antimafia a essere di rilievo socio-culturale (e politico, giudiziario. ..) ma il discorso antimafioso. In altre parole, la perifrasi barthesiana non è una banale suggestione letteraria ma un gesto teorico molto preciso, e pertinente. Da cui la serie di frammenti che compongono, in arbitrario ordine alfabetico, il discorso dell'antimafia, insieme ibrido, ma necessario, dove, avrebbe detto sempre Barthes, tutto finisce per essere smaniosa enfasi fine a se stessa, teatro senza spettatori, burattini allo sbaraglio. Da cui, infine, il tono e lo stile che contraddistinguono questo libro e il suo autore: quello della satira, l'unico possibile probabilmente, in circostanze come queste, imbarazzanti e ridicole al tempo stesso. Non sappiamo se la risata che da questi frammenti potrà nascere riuscirà, se non a seppellire, quanto meno a farci dimenticare un certo numero di tristi figuri. Lo speriamo ardentemente. Prefazione di Gianfranco Marrone. Postfazione di Sergio Nazzaro.