Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Il prete partigiano. Don Battista Testa

Riferimento: 9788852607172

Editore: Itaca (Castel Bolognese)
Autore: Meroni Ezio
Collana: Alle colonne d'Ercole
Pagine: 272
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 24 Marzo 2022
EAN: 9788852607172
Disponibile subito
20,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

«Il valore dell'individuo sta nella libertà»: in questa frase di don Battista Testa è racchiusa la ragione del suo impegno di uomo e di sacerdote che lo portò a collaborare con i partigiani per contribuire alla liberazione del Paese e salvaguardare la vita delle persone. Fu quella stessa ragione che lo indusse a schierarsi contro le violenze che insanguinarono il dopoguerra e ad essere protagonista nella battaglia politica contro il pericolo bolscevico promossa dal cardinale Schuster - «O con Cristo o contro Cristo» - rispondendo per le rime, e anche con le sberle, alle calunnie degli avversari che ne chiesero il trasferimento. Figlio di contadini della campagna trevigliese, don Battista Testa studia e si forma durante l'episcopato del cardinale Schuster. Ordinato prete nel 1940, si trova a vivere i primi anni del suo ministero mentre la Chiesa deve confrontarsi con la guerra e i regimi totalitari. Nel 1942 è inviato come coadiutore a Cinisello. Nell'agosto del 1943 stringe un patto con Pietro Vergani, futuro comandante delle Brigate Garibaldi della Lombardia, per combattere insieme i nazifascisti. Dopo l'armistizio nasconde soldati italiani e prigionieri stranieri, guida l'attività dei cattolici all'interno del CLN locale, coordina la distribuzione di sussidi alle famiglie dei renitenti e dei partigiani, organizza l'invio di rifornimenti alle brigate di montagna. Nella primavera del 1944 entra in contatto con la Brigata Gerolamo, comincia a collaborare con i Servizi Segreti alleati e conosce il capitano Neri (Luigi Canali) e Gianna (Giuseppina Tuissi), due dei protagonisti delle fasi più drammatiche e controverse della Resistenza. A liberazione avvenuta, don Battista diventa un personaggio scomodo per i comunisti. Critica gli omicidi avvenuti nella sede della 119ª brigata SAP e l'esecuzione sommaria delle camicie nere locali. Si batte per chiarire alcuni misteri della Resistenza - l'oro di Dongo e la scomparsa di Neri e di Gianna - che coinvolgono alcuni partigiani di Cinisello Balsamo.