Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Georg Zuter. Catalogo della mostra (Bologna, 18 maggio-13 giugno 2019). Ediz. a

Riferimento: 9788867262106

Editore: NFC Edizioni
Autore: Dehò V. (cur.)
In commercio dal: 09 Agosto 2019
Pagine: 120 p., Libro in brossura
EAN: 9788867262106
20,00 €
IVA inclusa
Quantità
Non disponibile

Descrizione

La storia di Georg Zuter comincia nella natia Germania perché studia prima alla Werkunstschule di Dortmund e poi alla Hochschule fur der Bildende Kunst di Berlino. A 23 anni, nel 1965, è già un artista astratto, la sua strada è intrapresa perché non cede alle seduzioni della materia che l'Informale, negli stessi anni, rivaluta con le alte paste, gli spessori, il colore a olio che si materializza in grumi e sedimenti. Né tantomeno viene affascinato dalla tradizione espressionista della sua storia dell'arte, per l'esasperazione delle figure deformate dal male di vivere. Punta direttamente ad un'essenzialità degli elementi che è ricerca dell'assoluto, principio percettivo non solo di razionalità visiva, ma anche direzione di ricerca per una strada diretta alla comunicazione con il fruitore. Artista non figurativo o aniconico, Zuter mette insieme un'esperienza formativa grafica e tipografica che al sud Italia scopre tonalità calde. Diventa non a caso un autore che si dedica al colore, ma dalla Sicilia non riceve l'impetuosità della forma, l'accelerata circolazione del sangue e le animazioni barocche. Porta il suo universo mentale e culturale a incontrarsi con il sole. Zuter è infatti uno dei pochi pittori capaci di fare una pittura astratta geometrica utilizzando le ocre; è fra i pochi a saper accordare i marroni e i beige con il bianco e con il colore, con un effetto di rasserenante equilibrio. È proprio un gioco di sbalzi, di contaminazioni: come in tutti i giochi percettivi, le campiture si condizionano a vicenda, e il colore provoca una vibrazione che sollecita la vista'. Il color piatto si mette in relazione con una forma senza volume. Tutto è piatto ma significante, la mancanza di iconicità è la premessa per una liberazione della comunicazione con il fruitore che non viene distratto da altro che non dalla forma-colore in purezza. La casualità sta nell'invenzione, nel motivo che porta un artista a ritirarsi a dipingere, ma l'esecuzione segue andamenti mentali geometrico-lineari davanti a cui il caso si arresta.