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U.mano. Arte e scienza: antica misura, nuova civiltà

Riferimento: 9788869234576

Editore: Bononia University Press
Autore: Zanotti A. (cur.)
Pagine: 120
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 15 Novembre 2019
EAN: 9788869234576
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Descrizione

Non è una mostra classica quella che si inaugura con il titolo U.MANO. È, piuttosto, un manifesto che apre al futuro riannodando i fili nevralgici e preziosi di un passato che non può essere fagocitato o dimenticato: pena la perdita dell'orizzonte, della bussola che ci guiderà verso un futuro possibile. Il disvelamento di quel futuro riposa in maniera non secondaria sul rapporto che lega da sempre arte e scienza, come fu nella crisi tra medioevo e modernità che tante analogie sembra evidenziare col tempo presente. Ecco perché a quella stagione rimanda il nucleo di opere che annovera i nomi dei Caravaggio, dei Guercino, dei Carracci: potenti connettori che riannodando il tempo ci indicano ancora la via. Ed è una via che attraverso la creatività porta alla scoperta, all'esplorazione di nuovi mondi, come i movimenti che le mani inquiete delle cere anatomiche della Manzolini sottendono. Le mani: quelle di Leonardo che dava vita alla perduta Battaglia di Anghiari; quelle di giovani e giovanissimi frequentanti i laboratori dell'Opificio Golinelli che cercano di farne rivivere il sogno ed il fallimento, rimaterializzando, tra i meandri di intonaci che hanno inghiottito quel disegno, il sogno che animava quel capolavoro perduto. Le proporzioni della mano del Dürer e di Vesalio: e quelle che animano la mano bionica realizzata da una start up che lavora presso l'incubatore G-Factor della Fondazione Golinelli. Un luogo dove si impara facendo, superando lo iato ormai anacronistico, nell'età della tecnica, tra teoria e prassi: mettendoci, sin da subito le mani. Per scoprire che creatività scientifica e bellezza artistica sono espressioni dell'intelletto e dell'agire umano che possono tornare a tessere un'alleanza antica: quella che ha fatto grande il nostro passato e che deve ispirare il nostro futuro. Quello che possiamo provare a decifrare presso un luogo dove il metterci le mani ne fornisce e caratterizza il nome. Opificio, opus facere, appunto.