Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Cena di san Gregorio Magno di Paolo Veronese (La)

Riferimento: 9788857250892

Editore: Skira
Autore: Meneghetti F. (cur.)
Collana: Cataloghi di arte antica
Pagine: 116
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 17 Ottobre 2023
EAN: 9788857250892
Non disponibile
18,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Il restauro e la restituzione della maestosa Cena di San Gregorio Magno di Paolo Veronese. Considerato uno dei capolavori della maturità del Veronese, primario esponente del Rinascimento italiano e, insieme a Tiziano e al Tintoretto, della pittura veneziana cinquecentesca, il grande telero di 40 metri quadrati dipinto per il refettorio del Santuario di Monte Berico a Vicenza, torna alla sua migliore leggibilità grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo nell'ambito di "Restituzioni", il programma di restauri di opere del patrimonio artistico del Paese che la Banca cura e gestisce sin dal 1989 in collaborazione con il Ministero della Cultura. Un restauro accurato e impegnativo, sostenuto da Intesa Sanpaolo per i trent'anni di "Restituzioni. Tesori d'arte restaurati" e promosso dal Comune di Vicenza e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, ha riportato a nuova vita questa monumentale opera, realizzata da Veronese nel 1572, unica tra le famose Cene del pittore veneto a essere ancora conservata nel luogo per il quale fu creata, il refettorio del Santuario di Monte Berico. Con il restauro del dipinto è riemersa la gamma cromatica vivace distintiva del pittore Paolo Veronese, insieme alla combinazione di luci e ombre, alla giustapposizione delle campiture di colore dove si possono distinguere anche le singole pennellate, in particolare apprezzabili sui volti e sui panneggi. L'occasione del restauro ha permesso una riflessione intorno a un dipinto molto noto fin dalle fonti seicentesche, la cui storia, tuttavia, non è stata mai organicamente ricostruita. L'approfondimento critico e materiale delle sue vicende conservative è stato possibile grazie allo studio e alle analisi svolte nell'ambito di "Restituzioni", consentendo di enucleare aspetti scientifici del tutto nuovi, insieme al ritrovamento di dati archivistici finora inediti.