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Jole Silvani. La soubrette amata da Angelo Cecchelin, Paolo Poli e Federico Fellini

Riferimento: 9788862870597

Editore: Comunicarte
Autore: Guido Botteri
Collana: Carte comuni
Pagine: 176
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 01 Gennaio 2010
EAN: 9788862870597
Non disponibile
19,00 €
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Descrizione

«Jole Silvani aveva in sé la saggezza e la chiaroveggenza dell'arte popolare, di chi vede tutto il male, ma se ne ride». (Giorgio Pressburger) «Mi ha trasmesso la naturalezza che lei aveva con il palcoscenico, come fosse casa sua». (Paolo Rossi) «Una africanona, una specie di stregona, di sciamana, una bellissima donnona, formosa, potente, con le narici dilatate e con degli occhioni che sembravano pece liquida». (Federico Fellini) Sono giudizi su Jole Silvani (nome d'arte dell'attrice Niobe Quaiatti, nata a Trieste il 9 dicembre 1910). Jole Silvani è stata probabilmente l'ultima grande soubrette dell'avanspettacolo italiano. Con la compagnia La Triestinissima di Angelo Cecchelin ha fatto conoscere a tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, a partire dal 1929 e per quasi trent'anni, commedie e canzoni nello stesso dialetto che si erano divertiti ad usare anche Joyce e Saba. Una soubrette di talento che Paolo Poli vorrà accanto a sé per 13 anni nei suoi spettacoli. Così come la vorrà per i suoi film Federico Fellini, che dopo lo Sceicco bianco la richiamerà per la Città delle donne. Jole Silvani lavorerà anche con Bertolucci, Bolognini e la Wertmüller e nella grande prosa con compagnie di giro e con i teatri stabili di Torino, Roma e Trieste. Il volume, dalla ricca iconografia, ripercorre anche le vicende umane dell'attrice triestina con le testimonianze di colleghe, colleghi e registi che hanno lavorato con lei: da Lina Wertmüller a Luigi Squarzina, da Paolo Villaggio a Paolo Rossi.