Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Pomodori rosso sangue

Riferimento: 9791254801314

Editore: Nottetempo
Autore: Bellotti Diletta
Collana: Cronache
Pagine: 132
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 05 Luglio 2024
EAN: 9791254801314
Disponibile subito
15,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

C'è una persona avvolta nella bandiera italiana, in piazza, in una grande città. Ha in mano un pomodoro. I campi e le baraccopoli sono lontani, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici della terra non si vede, e nemmeno la violenza dei caporali. Il cibo è quella cosa pulita che la grande distribuzione organizzata ci mette davanti. Cosa c'è di più genuino e made in Italy di un pomodoro? Ma quel frutto così familiare, raccolto da persone che molto spesso non hanno la cittadinanza italiana né un permesso di soggiorno né un contratto di lavoro regolare, non è sano come sembra: gronda sangue, che dalla bocca cola sul corpo e sulle mani di chi lo sta mangiando. A portare in piazza la protesta contro l'invisibilizzazione di coloro che coltivano quei pomodori in condizioni disumanizzanti è Diletta Bellotti, che ha creato, insieme ad altre persone che ne hanno condiviso l'urgenza, una campagna collettiva di informazione e sensibilizzazione chiamata Pomodori rosso sangue. L'impegno di Bellotti per un cibo e un mondo un po' meno ingiusti è proseguito senza sosta, sul territorio, in rete e sui giornali, dal 2019 a oggi. Questa testimonianza intensa e senza filtri, che è anche un diario di viaggio nell'azione politica, apre le pieghe della globalizzazione nascoste alla periferia del consumo e mostra il rovescio (il rimosso) della produttività capitalistica: i corpi usa e getta dei lavoratori migranti che abitano le baracche cercando di sopravvivere e di rivendicare faticosamente i propri diritti.