Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

In direzione ostinata e contraria

Riferimento: 9788879374187

Editore: Tullio Pironti
Autore: Assunta Signorelli, Fabrizia Ramondino, Renate Siebert
Pagine: 171
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 10 Aprile 2008
EAN: 9788879374187
Non disponibile
20,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Al centro di questo libro c'è la questione dei cronicari, più numerosi di quanto si pensi, nel nostro paese, nonostante la legge 180, soprattutto nel Sud, dove ancora sono usati come contenitori per quelle che sono state definite vite di scarto. Il luogo scelto per l'indagine è l'istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello (Cosenza) e il problema è affrontato da quattro punti di vista diversi e secondo quattro diverse metodologie, che corrispondono alle quattro sezioni in cui il libro si articola: Assunta Signorelli, psichiatra della scuola di Basaglia, che dopo trent'anni di lavoro al San Giovanni di Trieste va a lavorare in Calabria, al Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello, racconta la sua esperienza in questo nuovo contesto; la sociolqga Renate Siebert, docente all'Università della Calabria, dopo aver intervistato vari pazienti, analizza cinque storie emblematiche; il fotografo Ugo Ranella descrive persone e ambienti attraverso 80 drammatiche immagini; la scrittrice Fabrizia Ramondino, nella sua postfazione, spiega che cosa ha spinto quattro persone diverse a lavorare insieme per alcuni mesi a Serra d'Aiello e offre una riflessione sull'annosa questione dei poteri forti nel Sud e sul rapporto tra sofferenza, esclusione sociale e povertà. Più che proporre la denuncia di una situazione scandalosa, il libro vuole mostrare come sia possibile una pratica capace di restituire i diritti a chi per anni se li è visti negati e la dignità alle istituzioni e a chi vi lavora dentro.