Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Quinta da Conceição di Fernando Távora. Variazioni fotografiche (La)

Riferimento: 9788862429429

Editore: LetteraVentidue
Autore: Esposito A. (cur.), Leoni G. (cur.)
Collana: HPA
Pagine: 128
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 18 Settembre 2024
EAN: 9788862429429
Disponibile subito
18,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Nel 1956 la Municipalità di Matosinhos incarica Fernando Távora di realizzare un parco pubblico in un'area residua dei lavori di ampliamento del porto, in cui sorgevano due ville rurali con le relative tenute. Nel momento in cui Távora interviene sul terreno vi sono solamente i resti del chiostro di un convento quattrocentesco mai completato, alcune fontane monumentali e una cappella. Távora decide di non affrontare l'immagine perduta del convento, di cui non propone una restituzione, ma di indagare il rituale spaziale dell'esistente e tale indagine, che di fatto genera il progetto, avviene camminando, attraversando ripetutamente, viaggiando all'interno del luogo. La Quinta da Conceição è dunque un progetto fondativo del metodo progettuale tavoriano che ne rivela gli aspetti più sottili, legati alla esperienza dei luoghi piuttosto che alla loro rappresentazione. Il volume propone un esercizio di lettura affidato allo sguardo fotografico di diversi autori - Roberto Collovà, Alessandra Chemollo, Ivana Barbarito, Sebastiano Raimondo - in diversi tempi. La diversità degli sguardi su un'opera al tempo stesso sfuggente ed esemplare offre occasione per una riflessione, anche di carattere generale, riguardo a temi quali il rapporto tra l'architettura e le sue rappresentazioni, gli aspetti performativi del progetto, la conoscenza della dimensione. Con un testo di Álvaro Siza.