Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Reinventing Pompeii. From wall painting to iron construction in the industrial revolution

Riferimento: 9788885795396

Editore: Campisano Editore
Autore: Cianciolo Cosentino Gabriella
Collana: Saggi di storia dell'arte
Pagine: 256
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 09 Aprile 2020
EAN: 9788885795396
Non disponibile
40,00 €
IVA inclusa
Quantità

Descrizione

Pompei non esiste solo nella sua materialità concreta in-situ ed ex-situ, ma anche in innumerevoli adattamenti e reinterpretazioni che danno forma alle nostre città e influenzano profondamente il mondo moderno. Questo libro esamina l'impatto dei dipinti murali pompeiani sulla progettazione architettonica e sul discorso europeo durante la Rivoluzione Industriale, con particolare attenzione al ruolo della città vesuviana come un laboratorio per la creazione di un nuovo 'stile di ferro'. Quando la ghisa è apparsa per la prima volta come materiale da costruzione, gli architetti si sono trovati di fronte ad una situazione senza precedenti sfide dopo millenni di costruzione in pietra: la ghisa richiedeva un nuovo linguaggio, una nuova sintassi, nuove proporzioni e ornamentali modelli adatti alle caratteristiche del materiale e in linea con gli standard funzionali ed estetici del moderno città. In questo contesto, le strutture immaginarie dipinte sulle pareti degli edifici pompeiani, interpretate come prefigurazione di un ordine architettonico leggero, arioso, smaterializzato, sono stati adattati alle esigenze del tempo attraverso un processo di trasferimento da un unico mezzo (superficie dipinta) ad un altro (struttura tridimensionale). Una selezione di casi di studio - tra cui opere di Karl Friedrich Schinkel, Henri Labrouste, Jakob Ignaz Hittorff e Gottfried Semper - illustrano come i cosiddetti arabeschi pompeiani, vale a dire gli arabeschi. Modelli, motivi e idee che si trovano nei dipinti ad affresco, sono stati trasformati in elementi in ferro a varie scale, che vanno dal dettaglio decorativo al supporto strutturale. Questo studio esplora anche altre forme di dialogo con la città antica, sia teorico che applicata, così come le questioni archeologiche, storico-artistiche e filosofiche legate ai dipinti e alla loro vita dopo la morte.